GLENN GOULD L'ULTIMA NOTA
- RadioDanza Redazione
- 4 giu
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"Glenn Gould, l' ultima Nota" così si chiama il "piccolo" grande spettacolo portato in scen sino a domenica 18 maggio, all' Altrove Teatro. Come suggerisce la locandina, tempestata dai nomi imponenti del regista Ennio Contorti e del protagonista (nonché figlio di Ennio) Jesus Emiliano Contorti, le aspettative erano alte e, per noi di Radiodanza Cultura - Italia network, sono state pienamente soddisfatte.
La rappresentazione teatrale vede come protagonista l'immenso pianista Glenn Gould: la sua figura si scioglie ed ha inizio una profonda riflessione sulla vita, sulla letteratura, sull'arte e sulla musica. Glenn Gould viene preso, dissezionato e raccontato in un monologo intimo e crepuscolare, estremante introspettivo, quasi sognante. Durante l' esibizione, vi sono picchi di eccezionale emozione anche dello stesso attore il quale, ad un tratto, lascia scivolare sulle sue guance una lacrima, forse perché troppo immedesimato nel dolore e nel piacere di Gould.
Inutile dire che, appunto, l' esibizione è magistrale: sul palco c'è Emiliano ad interpretare Glenn, mentre dietro un telo si nasconde il pianista diciannovenne Davide Pacini che accompagna il monologo con eleganza, professionalità e virtuosismi degni del musicista raccontato. Inoltre Glenn Gould, a differenza di tutti i pianisti, suonava con un sellino bassissimo e si muoveva in maniera decisamente particolare, nonostante ciò Pacini, messo a dura prova, lo studia e lo reinterpreta perfettamente al piano. Dunque, luci e suoni si intrecciano perfettamente e regalano allo spettatore le emozioni potenti e tormentate di quel Gould così riflessivo.
In conclusione questa è la forza del teatro: donare emozioni, pensieri, follia.
Per RadioDanza Cultura Italia Network
Filippo Verde
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