E' stato rappresentato sino a domenica 22 gennaio al teatro Lo Spazio, lo spettacolo " Lumina" creato ed interpretato da Lorenzo Marchi (creatore anche delle maschere utilizzate in scena) e da Roberta Sciortino.
" Lumina " è una favola moderna, una poesia, un teatro " non di parola" , infatti i personaggi in scena si esprimono con un linguaggio universale, quello dei gesti, delle movenze e delle emozioni che passano attraverso la maschera.
E' la storia di un anziano pittore che trascorre la sua esistenza per dipingere la sua argentea luna, unico soggetto dei suoi quadri, sua poetica ossessione, improvviso però arriva un forte dolore al cuore che lo debilita a tal punto che quasi non riesce più a dipingere ma lui non demorde e continua a coltivare la sua passione, una sera dal suo telescopio assiste ad una scena magica, la luna dal cielo cade sulla terra, proprio in casa sua e sotto sembianze umane sarà proprio lei a riavvicinarlo alla tela e cosi incontro dopo incontro tra sogno e realtà il nostro pittore sarà pronto a dipingere la sua ultima opera prima di abbandonare la terra e seguire la sua luna.
Roberta Sciortino e Lorenzo Marchi portano in scena tanti personaggi ognuno con la sua maschera e con le sue caratteristiche in un meraviglioso teatro fisico che arriva dritto al cuore e a tutte le età, nella replica alla quale abbiamo assistito noi di radiodanza erano presenti tanti bambini che sino alla fine dello spettacolo sono stati silenziosissimi perchè rapitoi dalla magia dello spettacolo e dalla bravura di Lorenzo e Roberta.
"Lumina " è uno spettacolo che oltre ad abbracciare diverse fasce di età, può senza ombra di dubbio essere proposto in opgni parte del mondo perchè il linguaggio usato è universale, fatto di movimenti, emozioni, sorrisi, tenerezze ecc che chiunque può comprendere; uno spettacolo che è una favola adulta che esorcizza il tema del trapasso; " la morte può essere anche un viaggio verso qualcosa di diverso e non necessariamente la fine di tutto"
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