E' andato in scena sino a domenica 26 marzo al Teatro Sophia in Roma, lo spettacolo " Nessuno dopo di te" scritto e diretto da Guido Lomoro con i movimenti scenici e le coreografie di Maria Concetta Borgese, le scenografie di Enzo Piscopo e il disegno luci di Adalia Caroli e interpretato da Alessandro Mannini e Tony Scarfì.
Lo spettacolo racconta una storia d'amore intensa, vissuta, coraggiosa tra Mirko e Diego, che rappresentano due mondi apparentemente lontani ma vicini nella ricerca dell'amore e forse, nella paura di trovarlo; il concetto che viene messo in scena in questo spettacolo è l'essenza stessa dell'amore che non guarda a nulla se non al sentimento stesso che può essere vissuto da due uomini, due donne, un uomo e una donna, senza che il tutto sia tristemente ingabbiato in un'etichetta. La scrittura di Guido Lomoro è altamente poetica, delicata, elegante, appassionata,sentita, capace di prendere il pubblico per mano e condurlo in un viaggio bellissimo, cullarlo come lo sciabordare delle onde del mare; per alcuni, i più giovani, quel viaggio sarà stata una scoperta per altri sarà stato un ripercorrere i ricordi perchè c'è un pò di Diego e di Mirko in ognuno di noi.
Alessandro Mannini e Tony Scarfì sono eccellenti nel raccontare/raccontarsi , generosi nell'offrirsi al pubblico e nel donarsi l'uno all'altro, la loro intesa e connessione erano perfette come due pezzi dello stesso puzzle, con una forte e coinvolgente emotività.
Interessanti anche i movimenti coreografici curati da Maria Concetta Borgese, protagonisti anche essi della storia; movimenti eleganti, sobri, funzionali all'incontro delle due anime e delicati anche quando in scena appariva la nudità integrale di uno dei protagonisti.
" Nessuno dopo di te " più che uno spettacolo è una vera e propria poesia che va visto/declamato anche più volte perchè può far solo che bene, può dare una forte testimonianza di inclusività in un momento storico in cui, forse, troppo spesso si ignora ( direi volutamente ) l'esistenza dell'altro oltre noi.