E' andato in scena sino al 29 gennaio al Teatro Brancaccio in Roma lo spettacolo " Vlad-Dracula il musical" scritto da Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara, con musiche di Simone Martino, Ario Avecone e Manuela Scotto Pagliara, regia dello stesso Ario Avecone. Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro che Bram Stoker scrisse nel 1897 ispirato alla storica figura del Principe di Valacchia , Vlad III, conosciutissimo Vampiro; nello spettacolo troviamo anche forti rtiferimenti alla versione cinematografica che Francis Ford Coppola ha diretto nel 1992 con protagonista un sublime Gary Oldman. La versione di Avecone, ha come elemento principale il tempo, il suo scorrere e la volontà dell'essere umano di cercare, vanamente, di fermarlo. Tanti i protagonisti in scena, nel ruolo del conte Dracula Giorgio Adamo, Marco Stabile è il giornalista Harker, la dolce Mina è interpretata da Arianna Bergamaschi, abbiamo poi un personaggio creato da Avecone e non presente nel romanzo, la contessa Justina interpretata da Chiara Vergassola, la fedele amica di Mina, Lucy, ha il volto di Valentina Naselli, Antonio Melissa è Renfield accompagnato dal suo alter ego, la sua anima oscura affidata a Dario Guidi, a contrastare Dracula troviamo Van Helsing magistralmente interpretato da Christian GInepro. Lo spettaolo che ha il merito anche di aver fatto lavorare tante eccellenze nel dietro le quinte, purtroppo delude le aspettative, forse rese troppo alte da trailer e varie pubblicazioni in rete con abili strategie di vendita; la regia risulta debole cosi come la scrittura che allontana e confonde lo spettatore, in particolar modo coloro che non hanno avuto il piacere di leggere il romanzo originale; belle le installazioni video all'inizio dello spettacolo, ma poi ? interessante anche il disegno luci ma che spesso lascia la scena quasi buia, è una scelta registica ? " Dracula il musical " non è propriamente un musical nel senso canonico del termine, manca del tutto l'elemento coreografico ( peccato) in scena si muovono pochi acrobati che, con i loro movimenti hanno in realtà il compito di spostare le scenografie mobili. Anche la recitazione di quasi tutto il cast ( soprattutto gli uomini ) delude, troppo lenti i tempi di interazione e i performer risultano non in sinergia tra loro, come se mancasse la generosità sulla scena, ognuno troppo concentrato sulla propria resa personale; dalla considerazione appena espressa escludo Christian Ginepro, un Attore /Performer strepitoso che ha reso il suo Van Helsing in maniera esemplare, con grande forza comunicativa,insomma Ginepro arriva al pubblico anche soltanto respirando. In generale lo spettacolo risulta lento, a tratti noioso, oserei dire scontato, non si percepivano passione e quel sano accento di " sanguigno ( è proprio il caso di dirlo ) che avrebbero certamente dato quel " quid " in più alla resa in scena. Lo spettacolo girerà l'Italia sino ad aprile, qui le date : 1) 12 febbraio FIRENZE 2) 25/26 febbraio FERMO 3) 18 marzo VARESE 4)23/26 marzo TORINO 5)28 marzo/2 aprile MILANO
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