E' stato rappresentato sino a domenica 14 maggio al Teatro Sophia, lo spettacolo " Medea, la Divina" scritto e diretto da Massimiliano Auci, interpretato da Giovanna Cappuccio e Giorgia Serrao e con la partecipazione di Ginevra Genna. La scena è ambientata in un camerino, quello di una grande icona della lirica, certamente l'ultima delle dive mai dimenticate per talento e vicende personali : Maria Callas, che racconta di se durante la lavorazione della " Medea" di un altro grande, ossia Pier Paolo Pasolini con il quale la grande Maria ha avuto un legame molto forte di amicizia e profonda stima professionale; alla Callas era stato gia offerto il ruolo ( cinematografico) della Medea dal regista danese Dreyer, ma lei rifiutò e alla domanda di un giornalista come mai avesse scelto Pasolini, lei disse : " quello è un pò il destino, ma Pasolini è molto giovane, Dreyer è un pò troppo vecchio". Ad interpretare Maria Callas, Giovanna Cappuccio attrice tecnicamente perfetta ma più concentrata a " recitare" il ruolo invece che viverlo tralasciando così la verità del ruolo stesso, come dire che mancava l'elemento " pancia". Tutti i pensieri e i fantasmi del passato di Maria Callas, dal primo marito ad Onassis, Pasolini, la madre ecc hanno avuto il corpo e la voce della bravissima Giorgia Serrao che con eleganza e generosità ha rappresentato una sorta di flashback sulla memoria e sui turbamenti della grande Diva. La scrittura di Auci è molto dettagliata, quasi documentaristica, certamente frutto di ricerche approfondite senza mai tralasciare l'elemento emotivo dei personaggi. Spettacolo di ottima fattura, scorrevole e con una giusta durata, che con delicatezza avvicina lo spettatore all'universo Callas. Gabriele Cantando Pascali
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