E' andato in scena al Teatro Cometa Off in Roma sino a domenica 22 gennaio, lo spettacolo " Tutto a posto" di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, con la regia di Maurizio Lops e le musiche di Giuliano Taviani.
Lo spettacolo ci è stato suggerito dall'ufficio stampa MAresa Palmacci che ringraziamo.
Questo stesso testo aveva debuttato proprio al Cometa Off nel 1994 quindi torna sulla stessa scena a distanza di ben 28 anni, ma il testo è talmente moderno, o forse " senza tempo" che potrebbe essere rappresentato in qualunque epoca riscuotendo sempre grande successo.
Si parla di temi delicati, disagi dell'esistenza, rapporto tra bello e brutto, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, i sottili equilibri nei rapporti tra uomini e donne; in scena sei bravissimi ( e giovanissimi) attori ( compagnia Laboratorio Arti sceniche di Massimiliano Bruno) Clarissa Curulli, Federico Maria Galante, Giacomo Ciarrapico jr,Giuseppe Zep Ragone ( alternatosi nelle repliche con Filippo Macchiusi), Kabir Tavani e Marco Landola.
Lo spazio scenico è diviso in due parti, in una un uomo che parla di un disagio nella sua esistenza e pianifica un suicidio, dall'altra parte della scena troviamo il suo istinto ( Federico Maria Galante), la sua coscienza( GIacomo Ciarrapico jr), il suo super-io ( Giuseppe Zep Ragone) e il suo inoscio ( Kabir Tavani), ad occupare il promo spazio scenico anche la compagna del primo personaggio ( Clarissa Curulli).
Testo e regia sono geniali, un linguaggio immediato che arriva subito al pubblico che ride, si diverte e riflette in quanto i temi trattati vengono esposti con la più vincente delle chiavi di lettura, ossia l'ironia.
I ragazzi in scena sono impeccabili, tecnicamente ineccepibili e di una grande forza comunicativa, sei giovani perfomer di altissimo livello, in sostanza dei veri e propri Attori ai quali non si può non tributare il più acceso degli entusiasmi ed inchinarsi alla maestria con la quale hanno tenuto dal primo all'ultimo secondo dello spettacolo, alta l'attenzione del pubblico.
Io dico sempre " lunga vita ai teatri Off "che propongono spettacoli di ottima qualità svolti da compagnie che spesso devono lottare per avere produzioni e varie, a differenza di alcuni teatri di " tradizione " mettono in cartellone ( spesso, non sempre ) il " vecchiume " del teatro proposto da compagnie super prodotte e con nomi che " fanno botteghino", ma che aimè non sempre il tutto corrisponde ad una buona qualità di regia, recitazione, e buona scrittura del testo.
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