TEATRO QUARTICCIOLO ROMA 3 MARZO 2024
“Vertigine” è la stagione di danza contemporanea prodotta da Orbita|Spellbound, con la direzione di Valentina Marini. Ogni appuntamento mantiene la promessa di unire alta professionalità, internazionalità e varietà nell’offerta al pubblico.
Le giornate del 2 e 3 marzo, che hanno coinvolto il Teatro Biblioteca Quarticciolo, hanno avuto come ospite l’estro coreografico di Roberto Zappalà che ha consegnato a “Vertigine” due estratti di suoi lavori già esistenti. Il duetto “2x2” ha aperto la serata con un’atmosfera dai suoni e dalle luci estremamente naturali ed evocative allo stesso tempo. Le due danzatrici Anna Forzutti e Silvia Rossi hanno restituito con grande maturità l’intento di Zappalà di omaggiare Bach senza fronzoli intellettuali e manierismo concettuale. Libertà, energia, puro movimento e una trasparente artisticità nel senso di genuina e percettibile. Il duetto è una porzione ben rappresentante di “Rifare Bach” del 2021 con cui il coreografo ha compiuto la sua personale formula d’unione con il compositore. Anche “Cult us” è un’operazione di richiamo ad un’opera maggiore della Compagnia Zappalà Danza: è “Cultus”, la produzione del 2023, da cui provengono le singole inserzioni che hanno costruito la seconda suite per “Vertigine”. Un passo a 4 a cui si sono aggiunti, oltre alle danzatrici del primo lavoro, Filippo Domini e Erik Zarcone. Una composizione molto più azzardata e difficile della prima. In primis il tappeto sonoro di versi Shakespeariani in lingua inglese che, se da una parte hanno confermato il taglio internazionale della compagnia, dall’altra sono stati elementi di partenza per centrare il tema della trascendenza e dell’esaltazione. Lo stile femmineo onnipresente, come omaggio coreutico al concetto di “fluidità” ha tracciato il secondo segno di genialità del coreografo. Un’impostazione ricercata, un viaggio concettuale che merita un approfondimento fuori e dentro la scena.
La Spellbound Contemporary Ballet ha offerto invece “Solo andata”, un incontro danzante di animi sofferti e densi. I tre danzatori Maria Cossu, Giuliana Mele e Alessandro Piergentili hanno centrato perfettamente il tema coreografico. 10 e lode per la fisicità e la varietà di volume emotivo che i danzatori di Astolfi consegnano al pubblico ogni volta. “Solo andata” è un pezzo amaro che si sviluppa per mancanze e per contatti. Le luci si sciolgono sui corpi dei danzatori con delicatezza. La scena che vive di “vuoti” allo stesso tempo è ben strutturata dall’uso del tavolo e delle 3 sedie che mai appare scontato o stereotipato. Lo stile coreografico della Spellbound Contemporary Ballet, di per sé riconoscibile da elementi costanti, ha lasciato una traccia di sospensione e di imprevedibilità che, seppur provoca sensazioni contrastanti, lascia di stucco.
Ancora una volta la tappa intorno al mondo di “Vertigine” è disegnata a tavolino per riuscire nel suo intento di far incontrare pubblico e danza, quella seria davvero.
VaLerio Villa
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